22 novembre 2024 - 14:01

Luigi Mainolfi

Luigi Mainolfi

Luigi Mainolfi nasce a Rotondi Valle Caudina, in Campania, nel 1948. Studia pittura presso l'Accademia di Belle Arti di Napoli ma presto si trasferisce a Torino, attratto dal clima di grande fervento artistico che si sviluppa intorno alle Avanguardie. Definito artista post-concettuale, si avvicina al Minimalismo. I primi lavori tra il '72 e il '76 indagano il corpo e il gesto, predilige come veicolo espressivo le performances; protagonista delle prime, nel '77, è il corpo plasmato nel gesso, la parola con la poesia. Archetipi e simboli arcaici popolano le sue opere, i suoi disegni e sculture: la grande madre mediterranea, la dea Potnia, gli animali, gli alberi, la casa , il sole, lo scarabocchio, preludio della nascita della scrittura, L'umano e il fantastico si fondono, così nascono le città-animale, le città-albero , la città-oggetto emblema di un ritorno al materico, allusione ad una dimensione inconscia dell'anima. Le sue sculture riprendono sia nella forma, come la Campana (Galleria Tucci Russo,Torino, 1981) che nei materiali ( terracotta, gesso, legno, pietra lavica, bronzo), la tradizione popolare e il ritorno alla natura. Trae ispirazione dalla zoologia e biologia, la cui influenza sembra essere presente nella struttura , ordinata, a carattere ripetitivo, geometrico, delle città come fossero cellule, o nella superficie delle sue strutture fantastiche di terracotta che ricordano un tessuto vivo, complesso:la pelle. Anche la Fiaba diventa protagonista di alcune sue opere, come Nascita di Orco ed Elefantessa, 1980. Partecipa alla Biennale di S.Paolo, alla XL Biennale di Venezia, con "Alle Forche Caudine" nell'81, alla Biennale di Parigi nell'82. Ancora alla Biennale di Venezia con "Trionfo (Elefantessa)", nell'82. Prende parte a "Icons e Postmodernism" presso la Salomon Gallery, New York 1986. Nell'87 vince il Superior Prixe al 5th Henry Moore G.P. in Giappone con il grande bronzo "Città Gigante". Nel '90 ottiene una sala personale alla Biennale di Venezia, con "Sole Nero" (Acqua, cera, legno). Negli anni successivi tiene personali e retrospettive, tra cui alla Gam di Torino, nel '95 e al Maschio Angioino e Museo Diego Aragona Pignatelli Cortes di Napoli, nel '96-'97. Nel 2001 l'artista viene scelto per uno scambio Italia-Giappone.Approda al Museo di Arte Contemporanea dove realizza, per il Parco Mainolfi "Swims in the Water of Hokkaydo" e "Colonne di Sapporo". Realizza per Luci d'Artista, Torino, l'installazione luminosa "Luì e l'arte di andare nel Bosco". Partecipa alla 2° edizione della Biennale Internazionale d'arte di Pechino, selezionato dal curatore Vincenzo Sanfo.

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Info

  • Nazione: Italia